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Scilla mostro Mediterraneo

Come scegliere dove andare in vacanza

Il metodo infallibile per scegliere la meta delle mie vacanze è trovare il biglietto più economico per una destinazione in cui non sono mai stata. Il mio punto di partenza è che il mondo è un posto meraviglioso e che l’unica cosa che dobbiamo fare è ricercarne la bellezza. Non sono mai rimasta delusa. Quest’anno ho trovato un biglietto molto conveniente per Cipro, isola non tanto grande del mar mediterraneo. La geografia non è mai stata il mio forte, quindi il primo passo, comprato il biglietto, è stato quello di cercare Cipro sulla cartina dell’Europa per capire in poco più di due ore di volo dove stavo andando. Trovata sulla mappa mi sono spaventata: stavo andando quasi in Africa, giusto sotto la Turchia e davanti alla Siria.

Eppure Cipro, parlo di Cipro sud, la repubblica di Cipro riconosciuta dall’Europa, fa parte della Comunità europea ed è quindi Europa a tutti gli effetti. Non sono rimasta delusa: Cipro è un’isola meravigliosa e per quel poco che sono riuscita a vedere in poco più di una settimana, nonostante l’aria multiculturale che si respira, le radici europee e i legami insospettati con l’Italia in quest’isola sono molto forti e si scoprono sempre più visitando il paese.

Dove si arriva con due ore di aereo

Il parco archeologico di Pafo

Una delle mie mete è stata la visita del Parco Archeologico di Pafo riconosciuto sito unesco per la bellezza e ampiezza dei mosaici romani che vi si conservano ancora in ottime condizioni. La villa più ampia e i cui pavimenti musivi sono meglio conservati è quella di Dionisio. Villa di quaranta stanze di cui si sono conservati una quindicina di pavimenti: alcuni con disegni geometrici altri invece con figure di divinità o scene di caccia. Il mosaico che però mi è venuto per primo incontro e che mi ha incuriosito maggiormente è quello più antico: un mosaico di ciottoli in bianco e nero del IV secolo a. C.. Curiosando in internet ho scoperto che questo mosaico non era nella sua posizione originale ma che era stato spostato in quella sede a seguito del suo ritrovamento nel 1977 per renderlo fruibile ai visitatori. Al contrario degli altri, apparteneva ad una casa preesistente alla villa romana di Dionisio di epoca ellenistica. Sicuramente non è il mosaico più bello, anzi, l’uso della bicromia e dei ciottoli invece che delle tessere hanno impedito di ottenere quelle sfumature cromatiche e precisione del disegno che invece ammiriamo negli altri mosaici, ma sono rimasta colpita dal soggetto dell’opera.

Scilla il mostro marino

Circondata da una cornice geometrica e accompagnata ai lati da due delfini uno di fronte all’altro, mi è comparso un mostro marino. Una donna con una immensa coda di pesce e all’altezza della vita un branco di cani che fuoriescono dal suo corpo. La prima riflessione che ho fatto è stata: “figurati se un tale mostro non è donna”. Subito dopo: “che fantasia”. Curiosa come sempre sono andata a cercare una spiegazione sull’identità del mostro e subito mi sono sentita a casa. Il mostro infatti era un abitante della mia bella Italia: Scilla.

Scilla in origine era una ninfa bellissima che ebbe la sfortuna di diventare oggetto dell’amore non corrisposto di Glauco, divinità metà uomo e metà pesce. Glauco rifutato si rivolge alla maga Circe chiedendogli un filtro d’amore per irretire la sua bella. Le cose però si complicano, Circe infatti si invaghisce a sua volta di Glauco e rifiutata rosa dalla gelosa crea un filtro non d’amore ma che trasformerà la ninfa in un mostro. Scilla si nasconderà vicino allo stretto di Messina e come Omero ci racconta nell’Odissea affonderà tutte le navi che proveranno a passare di là.

Mai far ingelosire un’altra donna sopratutto se maga.

Sitografia:

https://www.visitcyprus.com/files/audio_guides/written_form/Archaeological_Park_of_Paphos_afigisi_it.pdf

https://grifoneartigliopennaeforchetta.wordpress.com/2020/12/11/leggende-di-sicilia-2-scilla-e-cariddi-mediterraneo/


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